“Nei silenzi delle parole” libro di Giuseppe Mancini
17 Giugno 2020“Ci si abitua a vivere in luoghi dell’anima che non ci appartengono. Ogni giorno camminiamo con addosso uno zaino di rimpianti e attimi sciupati che pesano come macigni e minacciano di vendicarsi”
Tratto da “Nei silenzi delle parole” di Giuseppe Mancini
TRAMA
“Ci sono incontri che ti resettano e in un attimo cambiano la percezione di te, delle tue sicurezze, delle convinzioni passate e di ciò che immaginavi ti riservasse il futuro; ti aiutano a trovare delle risposte che spesso hai recluse dentro; ti conducono a far chiarezza su lati dell’anima silenti e, forse, poco conosciuti. Con alcune persone è come ritrovarsi dopo essersi aspettati a lungo. Nel silenzio si suonano le stesse note, si è come parti di un puzzle che combaciando si completano.
Questo romanzo racconta la storia di Gabriel e Sophie. Entrambi in debito con i propri bisogni stanno attraversando un periodo buio quando si conoscono a Montmartre, il romanticissimo quartiere di Parigi. Dovranno prendere decisioni importanti, disfarsi di ogni maschera ed essere sinceri con il proprio cuore, per spingersi oltre le paure, il tempo e le parole; per sentirsi meno soli e ritornare a fidarsi.
Ma, tante volte, può capitare che ci siano ostacoli insormontabili che si interpongono dinanzi ai nostri passi, rendendo più aspro il cammino dell’amore… e in quel caso, ci vuole più coraggio a trattenersi o a lasciarsi andare?”
RECENSIONE
Giuseppe Mancini è un giovane autore calabrese, nasce a Gioia Tauro dove ad oggi risiede dopo aver spesso viaggiato tra Napoli e Roma.
“Nei silenzi delle parole” è il suo romanzo d’esordio. Questo è uno di quei libri che sembra arrivino quando se ne ha bisogno, direi al momento giusto.
Un romanzo che sembra parli di te, della tua vita, dei tuoi sogni e dei tuoi desideri nascosti. Ti pone davanti a degli ostacoli che durante la vita può capitare di incontrare, insegnandoti a superarli, nonostante tutto. Non è un romanzo che racconta una di quelle classiche storie d’amore smielate e irreali (che io non apprezzo particolarmente perché reputo lontane mille miglia dalla realtà).
È la storia di due cuori che si completano, destinati ad amarsi dopo aver sofferto per lungo tempo ed essersi persi, quasi sicuramente perché si sono incontrati nel momento sbagliato, che ancora non era il loro. Nonostante tutte le difficoltà ed un momentaneo addio sanno di essere legati insieme dal filo rosso dell’amore che esiste per ognuno di noi.
La scrittura di Giuseppe Mancini è scorrevole, nitida, molto piacevole, la definirei vera e propria poesia. Unica pecca, avrei voluto che i capitoli che trattano la loro conoscenza iniziale fossero stati un po’ più sviluppati e approfonditi. Finale sorprendente e inaspettato.
Jessica Malagreca