Il sole può attendere
Sole
affisse
invisibili
rimaste a guardare
lo scorrere della storia
sempre uguale
sempre uguale
sempre uguale
il ripetersi dei giorni
l’arrendersi a ogni alba
o tramonto o giorno
o notte o ora o anno
o secolo o millennio
private lentamente
all’improvviso
di parola
di passi
di vittorie
Scusa
le lettere più pronunciate
Grazie
le più sussurrate
Per favore
le più insegnate
Scusa se non sono abbastanza
Grazie per avermi dato la libertà
Per favore non uccidermi
almeno stavolta
Scusa, grazie, per favore
ora possono attendere
La grazia, il silenzio, i sorrisi
possono attendere
Il sapore di sangue in bocca
che tanto abbiamo apprezzato
decade dopo decade
può attendere anche quello
Il nostro spirito tessuto di cicatrici
la nostra pelle vibrante di lividi
il nostro pensiero di strappi ricuciti
non possono più attendere
Perché mentre noi reggevamo il mondo
nessuno ci ha sorretto
Così che ora noi no
non possiamo più
ma tutto il resto sì
può attendere.