I girasoli di Van Gogh
I campi si tingono di oro
accompagnati dal suono delle cicale
illuminano il cammino del sognatore,
dall’alba al tramonto si rivolgono al sole
un’eternità o solo giorni
come Clizia fece con Apollo.
Osservo sul carro del cielo
l’ossessione nei suoi occhi.
Resto inerme,
attendo che la solarità svanisca
per farmi lacerare la vita.
In un campo ormai sterminato
riportami l’energia che ti ho donato,
trasformami in leggenda,
porta questi raggi di gioia
su questo suolo ormai spoglio e senza melodia.
Seme appassito, insegnami a rinascere:
fammi esplodere di giallo in questo terreno
per donare vicinanza agli animi turbati.
Non farmi avvizzire rapidamente,
mi trasformerò in un piccolo seme
ma il ricordo non morirà,
conserverò la forza che mi ha donato il sole
e al sorgere della luce
mi volgerò verso oriente.
Seguirò il suo cammino,
come la musa prediletta di Van Gogh.