“La bambina che sei stata” – Una nuova poesia di Green Eyed Vincent
20 Novembre 2020In questi tempi fatti di parole aspre, è confortante ricevere una poesia in dono. Il giovane scrittore bagnarese Green Eyed Vincent, nome d’arte di Vincenzo Scordo (già autore di “Nell’universo di un numero primo”https://www.kairosmag.it/?p=1653), ha pensato a Kairòs come mezzo di condivisione per i suoi nuovi versi. “La bambina che sei stata” racconta di un’ingenuità dimenticata, di stupore perduto e relegato nel passato. Ma l’infanzia della protagonista, e chissà, anche quella di molti esseri umani, potrebbe essere ritrovata. Basterebbe guardare indietro alla purezza di ciò che eravamo ieri: bambini capaci di provare sentimenti di dolcezza. Capaci di sognare. E di abbracciare.
Deborah Serratore
LA BAMBINA CHE SEI STATA
Dov’è finita
la bambina che fosti?
L’hai dimenticata?
O lei non ti riconosce più?
Non riconosce la tua statura,
il tuo sguardo, il tuo sorriso e giù dal viso,
quella lacrima
che ogni tanto spolvera il tempo
le venature di quel ricordo,
un abbraccio così stretto
come il nodo di una scarpa
che correva,
sulla via di un mare, profondo
ingenuo, il volo dell’aquilone
che assaporava il cielo
e atterrava come un fiocco di neve,
bianco, puro,
il tuo dolce sguardo,
la vita che non conoscevi
il gioco,
ed ora, il nastro del traguardo,
un passo più in là:
“essere diventata una donna”.
Ma se ti volti indietro
vedi le linee dei tuoi anni,
i numeri decrescenti
sulle orme delle tue scarpe
e i nodi, ancora stretti
sulla tua pelle -gli abbracci
i nei, i momenti dolci-
e poi, due occhi vivi, uguali
perduti nel sogno,
nelle pupille, un segno:
il tuo cuore ora comprende
dov’è che vive, in silenzio,
la bambina che sei stata.
Green Eyed Vincent
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